Pagine

lunedì 17 febbraio 2014

L'Italia ha sete!

Immaginate che venga da voi uno strano tipo, che si regge in piedi a fatica, e con il fiato che ricorda quello di un hooligan prima di Liverpool-Manchester United. Vi dice di essere un dottore e che vuole darvi una dritta che vi cambierà la vita. Voi ovviamente siete interessati, e così inizia a parlarvi dei risultati di una importantissima ricerca medica, finanziata profumatamente da alcune importanti società che si occupano di onoranze funebri. Tale ricerca è giunta ad una conclusione incredibile: bere è dannoso per la salute, in quanto costringe l'impotente bevitore ad andare al bagno ad urinare. E chi parla di conflitto di interessi è solo un complottista, l'importante per le società che si occupano di onoranze funebri non sono certo i profitti, ma il nostro benessere e soprattutto la nostra longevità. E poi, aggiunge lo strano dottore, "vi immaginate, non doversi più alzare dal divano nel bel mezzo di un film per andare al bagno? E' una figata!".

A questo punto voi che fareste? Gli dareste retta e smettereste di bere, andando incontro a morte certa? Oppure prima vi informereste meglio e magari scegliereste il male minore? (Lo sappiamo, la pigrizia è una brutta bestia, ma morire di sete è peggio).

Siamo fiduciosi che la maggioranza di chi sta leggendo opterebbe per trasgredire alle raccomandazioni dello strambo dottore, ma dove vogliamo arrivare con questo esempio banale? Ve lo spieghiamo subito.

Vedete, il fatto è che noi tutti abbiamo già smesso di bere circa 15 anni fa. Vi ricordate quel dottore a forma di mortadella che ci fece entrare nell'euro? Ecco, lui ed il suo team ci hanno convinti che lo Stato, unico ente appositamente preposto a tutela dei nostri diritti e quindi della nostra vita, doveva essere svuotato di ogni sovranità, da quella monetaria a quella economica, passando per quella politica. D'altronde studi portati avanti dai massimi organismi e istituti finanziari internazionali erano d'accordo in questo senso, e dire che queste grandi banche possano essere in conflitto di interessi sarebbe da complottisti! Certo, potrebbe sembrare che le politiche economiche che propugnano siano a solo vantaggio e tutela di chi detiene i vari debiti pubblici nazionali, dato che le politiche di austerity servono a ripagare il debito pubblico e i relativi interessi, e l'euro serve ad impedire le svalutazioni del cambio (e quindi del debito pubblico stesso). Certo, potrebbe far riflettere anche il fatto che questi enti finanziari sono gli stessi che detengono gran parte del nostro debito pubblico e che ne riscuotono fior fior di miliardi di interessi annuali, ma non c'è nulla di cui preoccuparsi! Dobbiamo fidarci, per le banche noi cittadini veniamo al primo posto, e solo dopo vengono crediti e interessi! E poi, volete mettere andare a Parigi e non dovervi ripassare le tabelline prima di comprare un caffè? "Figata!" continua a dire qualcuno.

Ricapitolando: ci è stato detto e ripetuto fino allo sfinimento che lo Stato, unico ente a tutela delle nostre vite, è brutto, cattivo e spendaccione, e in quanto tale assolutamente da abolire, per poi finalmente poterci abbandonare alle più dolci e premurose mani della finanza internazionale.

Allora adesso cosa vogliamo fare? Continuare a credere a quei criminali che ci propongono austerità, tagli alla spesa, smantellamento dei diritti sociali e privatizzazioni selvagge con la scusa che lo Stato è cattivo? Ricordiamoci che lo Stato siamo noi, e abolire lo Stato vuol dire annullare le nostre esistenze. 

E' ora che noi italiani ritorniamo ad avere sete, anche perchè, diciamocelo, urinare dà anche una bella sensazione.
  

Nessun commento:

Posta un commento