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venerdì 7 febbraio 2014

Nickname o persone?

Anche noi, come praticamente tutta Italia, oggi abbiamo visto il video della quindicenne che picchiava una coetanea per questioni amorose. Il gesto è sicuramente deprecabile, ma vorremmo condividere con voi alcune considerazioni che ci sono venute in mente quando abbiamo visto il video e soprattutto quando abbiamo letto i commenti.

Ovviamente non sosteniamo che degli atteggiamenti violenti vadano lasciati impuniti, ma crediamo che di queste cose se ne dovrebbe occupare chi di dovere e nel rispetto della privacy. Soprattutto se si parla di una minorenne! Invece tutti i maggiori canali di informazione a livello nazionale hanno messo online questo video, strumentalizzando l'accaduto a fini pubblicitari. Ma non si rendono conto che così rovinano la vita ad una ragazzina? Forse si, ma evidentemente non è abbastanza importante.

Come pensate che possa reagire una quindicenne a tutti quei commenti carichi di odio a lei indirizzati? Nella migliore delle ipotesi: odio genera odio. Queste persone, specie se così giovani, vanno solamente aiutate, e non vediamo come l'odio generalizzato di milioni di persone possa aiutare quella ragazza. Anzi, per quanto ci riguarda equivale ad un ergastolo, se non peggio. Ma del resto basta dare un'occhiata a come gestiamo le carceri in Italia per capire quanto la nostra cultura di rieducazione del condannato sia vicina allo zero.

Al di là di dell'ipocrisia dei media, che rovinano la vita di una bambina per fini meramente economici, concentriamoci sul nostro modo di agire. Capita sempre più di frequente di leggere sul web commenti offensivi, superficiali e totalmente irrispettosi e gratuiti. A chi non è mai capitato di subirne o di infliggerne uno? 

Riflettiamo prima di insultare o mortificare il nostro interlocutore, ricordiamoci che dall'altra parte dello schermo ci sono delle persone (in questo caso addirittura una bambina) e dei sentimenti umani reali. Sono ormai tristemente noti i numerosi casi di suicidi causati dal cyberbullismo, che riguardano perlopiù proprio minorenni fragili ed indifesi. Ed il giorno dopo? La colpa non è mai di nessuno.

Il pericolo di internet è che ci fa dimenticare il lato umano e la fragilità delle persone, dobbiamo stare attenti. La rete, se usata bene, è un incredibile mezzo di informazione e di comunicazione, ma se usata male può diventare un'arma micidiale.

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