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lunedì 24 marzo 2014

Che Italia lasceremo ai nostri figli?

Come saprete (se non lo sapete leggete questo articolo in cui ne parliamo), il Fiscal Compact ci obbligherà, a partire dal prossimo anno, a racimolare 50 miliardi di euro all'anno, per 20 anni. Questo anche grazie al neo-premier Renzi, che, senza alcuna legittimazione democratica, si è recentemente assunto a nome di tutti gli italiani l'impegno di rispettare il Trattato in questione.

Ma cosa comporterà, concretamente, il rispetto di simili accordi per noi e per il nostro Paese?

Per farci un'idea di ciò che ci aspetta, torniamo un po' indietro nel tempo, ma non troppo, per ricordare insieme le famigerate "lacrime e sangue" di Mario Monti, che ha impersonificato l'Europa del rigore e dell'austerity e ci ha regalato, solo per citare alcuni esempi: un aumento generalizzato dell'età pensionabile, il gravissimo problema degli esodati, un sostanzioso aumento delle tasse (in primis l'aumento dell'IVA di due punti percentuali), l'entrata in vigore dell'IMU, tagli ai posti letto negli ospedali, eccetera, eccetera...

Ma vediamo insieme la manovra in cifre. Come potete verificare a questo link, l'ammontare complessivo delle misure varate dal governo Monti era stimato a 30 miliardi: 20 miliardi da dedicare alla correzione di bilancio, "così da assicurare l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013", e 10 miliardi da destinare alla crescita e allo sviluppo. I tagli alla spesa erano stimati intorno ai 12-13 miliardi, e i rimanenti 17 miliardi costituivano l'ammontare da nuove tasse.

Non serve dilungarsi a commentare la manovra firmata Mario Monti, perchè crediamo che il lettore abbia già potuto verificare da sè gli effetti che questa ha avuto sul nostro sistema economico e sul nostro benessere, tanto che non solo grazie a queste misure non si sono raggiunti nè la benchè minima crescita nè il pareggio di bilancio, ma addirittura il rapporto debito pubblico/ PIL è aumentato, in particolare a causa del calo della domanda interna provocato dalla stessa austerity montiana.

Abbiamo voluto ricordare la famigerata manovra Monti per ragionare insieme sul fatto che questa aveva portato, tra tagli alla spesa e nuove tasse, "solamente" a 30 miliardi in più nelle casse dello Stato. E vi ricordate quando, durante il governo Letta, non si riuscivano a trovare nemmeno 4 miliardi per abolire l'Imu? In fondo erano "solo" 4 miliardi!

Ora poi è il momento dell'ennesimo Presidente del Consiglio non eletto, che per fare campagna elettorale in vista delle europee vuole trovare una decina di miliardi da distribuire a una decina di milioni di operai (essere vaghi, quando si parla dei progetti di Renzi, purtroppo è una necessità, dal momento che non è dato sapere nulla di preciso). Abbiamo già trattato in questo articolo la discussa spending review di Cottarelli, nella quale si individuano le possibili coperture per far fronte a questa manovra, e di certo non c'è da stare allegri.

Allora non possiamo che chiederci, dopo gli incredibili sacrifici che ci sono stati imposti per racimolare risorse relativamente modeste prima da parte di Monti, poi di Letta, e ora di Renzi, cosa rimarrebbe del nostro Paese dopo 20 anni di Fiscal Compact.

Forse non è ancora ben chiaro a tutti che, dal prossimo anno, dovremo trovare 50 miliardi annui da destinare esclusivamente allo scopo di ridurre il debito, ai quali chiaramente si aggiungeranno, ogni anno, le spese per interessi sul debito, che continueremo a pagare. Questo senza nulla togliere a tutti i tagli già effettuati, che, nel rispetto del pareggio di bilancio, una volta fatti verranno dati per scontati l'anno successivo, quando di conseguenza bisognerà trovare ULTERIORI 50 miliardi netti da tagliare. E così via per 20 anni.

I 30 miliardi di Monti hanno portato ai tagli e all'aumento di tasse di cui abbiamo parlato, e i 10 miliardi di Renzi aggraveranno la situazione, andando a minare ulteriormente pensioni, assegni di invalidità, sanità, dipendenti pubblici. Allora di nuovo ci chiediamo: cosa taglieranno per racimolare un totale di 1000 miliardi di euro in 20 anni? Il percorso è già ben delineato: sempre più tagli e sempre più tasse, finchè non avranno spolpato lo Stato e noi cittadini fino all'osso.

Saremo costretti a vedere completamente smantellato il nostro sistema di welfare, svendute le nostre aziende pubbliche strategiche e privatizzati servizi e beni pubblici essenziali, e tutto ciò mentre le tasse sempre più alte che pagheremo serviranno unicamente a ridurre il debito pubblico e a ripagare gli interessi.

L'unica soluzione possibile per evitare la catastrofe e preservare i diritti sociali rimasti è recedere immediatamente da questo suicidio collettivo chiamato Fiscal Compact, non c'è davvero tempo da perdere. Non siamo entrati nell'Europa e nell'euro per fare gli interessi della finanza internazionale e vedere il nostro Paese sprofondare nella miseria, è ora di cambiare rotta.

3 commenti:

  1. E per essere certi che noi pagheremo fino all'ultimo centesimo,stanno per approvando,il cosiddetto fondo di redenzione degli stati.Dove confluiranno una percentuale dei debiti,ma anche la possibilità da parte di Bruxsel,di appropriarsi direttamente delle tasse pagate da noi cittadini,dirottandole direttamente all'usura mondializzata.siamo proprio spacciati,se non diamo corpo e concretezza ad un agire che blocchi queste politiche di affamamento dei popoli.Oggi,forse per la 1 volta,si da la possibilitàdi essere dei cittadini consapevoli di ciò che vogliono ed'è giusto,oppure di lamentarci ed essere degli schiavi dei politici e finanzieri del capitale multinazionale di cui i destini dei cittadini non gli è mai importato nulla,salvvo dei propri interessi e profitti.Per la prima volta dobbiamo andare oltre gli steccati che hanno caratterizzato sempre questo paese e la sua gente.Stanno rinascendo i peggiori incubi che hanno vissuto il 900,in Francia la destra fa man bassa,ma sarà sempre il popolo francese a pagarne le conseguenze.Da noi addirittura destra e sinistra,stanno insieme così saranno contenti tutti,nessuno escluso,ma anche qua,il popolo crepa.Cosa fare,recitava un famoso incipit?Diventare ADULTI!!!Basta delegare,basta il rito democratico che di democratico non'hà mai avuto nulla.Basta partiti e truffatori di ogni risma,occorre misurarsi sui temi concreti,quali sovranità politica e monetaria,uscita cocordata da quest'europa,che tutto è fuorché ciò che doveva essere,cioè,un'unità di popoli.Non pagare questo debito immondo creato oppositamente per strangolare gli stati che si assoggettano alla politica della bce,del eu,del fmi e di tutti quei trattati capestro vigenti e gli altri in via d'approvazione.Come? Iniziando a confrontarci su come concretamente mettere in campo iniziativi volte ad aggregare cittadini indipendentemente dai luoghi e dal percorso di provenienza.Dove?Ognuno nel proprio ambito di lavoro, d'iniziativa nei quartieri, nel sociale,attraverso i mezzi che non possono essere intrappolati in sterili discussioni,ma che cogliono i nodi da affrontare e sciogliere.Buona sorte!

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  2. Questo sara' un massacro sociale,una guerra che ci portera' alla miseria e alla fame per arricchire sempre di piu' chi ha tanto,bisogna assolutamente uscire da questa dittatura europea!
    Salviamoci prima che sia troppo tardi!!!

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  3. Il debito pubblico italiano, a mio avviso, NON É RISANABILI! L'ho già scritto in altre parti ... a breve il suo ammontare sarà scritto in esponenziale (4,65 E14). Quattordici zeri, milioli di miliardi. Di Euro! A Roma parlano di tagli ... ma loro non si tagliano nulla. A te non danno niente, loro 1000€ minimo di aumento. Uscire dall'Euro? Solo col "formato debito pubblico " e il "reset pubblica amministrazione ". IMPOSSIBILE! Purtroppo. Abbiamo sbagliato ad entrarci ... non voglio pensare cosa accadrebbe alla nostra economia se ci usciamo!!!

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